Descrizione
Il mandarino attualmente è coltivato soprattutto nei paesi del Mediterraneo, negli Stati Uniti e nell’Africa meridionale.
I ¾ della produzione dei mandarini consumati in Italia si coltivano in Sicilia e Calabria (la raccolta va da dicembre a gennaio), e le varietà principali sono quelle dette “Avana”, o“Palermitana”.
I mandarini però, sono stati in parte soppiantati daimandaranci, e clementine soprattutto perché hanno la particolarità di non avere fastidiosi semini all’interno della polpa.
Non maturando dopo la raccolta, i mandarini devono essere colti allo stadio di maturazione desiderato.
Come spesso succede per i grandi gruppi botanici, la loro classificazione è un po’ discussa, ma in linea di massima, i mandarini più comuni si possono distinguere in:
Mandarino King (Citrus nobilis – Citrus deliciosa), pianta robusta di origine cinese, con chioma espansa, alta fino a 4,5 m; è stato portato in Europa all’inizio dell’Ottocento, e pare sia un ibrido formato dal mandarancio Citrus reticulata e l’arancio dolce Citrus sinensis.
Ha frutti di taglia media, globosi e depressi ai poli, con buccia sottile non aderente alla polpa; quest’ultima è color arancio, aromatica e succosa e ricca di semi (anche se sono state selezionate varietà prive).
Una delle principali varietà è la “Avana” da cui sono state ottenute numerose selezioni come l’Avana apirena (senza semi) e il Tardivo di Ciaculli (siciliano). Molte varietà sono usate a scopo ornamentale per la lunga permanenza dei frutti sulla pianta.
Mandarino Cleopatra (Citrus reshni), pianta a portamento compatto e arrotondato originaria dell’India. Ha frutti, globosi e depressi ai poli, simili alle clementine; la buccia è di color arancio, poco aderente alla polpa, che ha un sapore gradevole ed è ricca di semi. Viene utilizzata anche come pianta ornamentale per la lunga persistenza dei frutti.
Mandarino Satsuma (Citrus unshiu) è una pianta medio piccola, in genere dal portamento espanso, originaria del Giappone di più di quattro secolifa,approdata in Italia verso la fine dell’Ottocento.
Ha frutti di media grandezza, globosi e depressi ai poli, color arancio, con buccia sottile, facile da togliere; la polpa è succosa e in genere priva di semi. I frutti sono maturi quando ancora non hanno raggiunto la completa colorazione della buccia. Resiste abbastanza bene al freddo ed è apprezzata come pianta ornamentale per la lunga persistenza dei frutti.
Mandarino tangerine o tangor (Citrus tangerina)appartiene al gruppo molto eterogeneo dei Tangerini, ed è un frutto arancione-rosso di forma rotonda,leggermente più piccolo delle arance, e che si pela più facilmente. Il gusto è meno acido e più neutro rispetto alle altrevarietà; tra le più famose ci sono le Dancy Tangerine variety e Fairchild Tangerine.
Il nome tangerino deriva da Tangeri, Marocco, il porto da cui il primo tangerino è stato portato in Europa.
Mandarino Cinese o Kumquat, appartenente al genere Fortunella, di origine asiatica, di cui esistono 2 specie: ilNarumi, (Fortunella japonica) ha piccolifrutti sferici come dei mini-aranci, e il Nagami (Fortunella margaritha), a piccoli frutti ovali. Questo agrume, si consuma intero senza sbucciarlo; la buccia è infatti aromatica e dolce mentre il succo è aspro, e si può conservare anche sotto spirito.
Il mandarino ha dato vita ad altri ibridi:
Mandarancio (Citrus reticulata) , ha origini incerte: secondo alcuni è una specie molto antica originaria della Cina e più in generale dell’Estremo Oriente; altri la ritengono un ibrido tra il mandarino e l’arancio(dolce o amaro). Ha frutti e buccia arancione spessa ma facile da togliere e una polpa dolce, ricca di succo, con semi piccoli e appuntiti, anche se oggi sono molte le varietà apirene (senza semi);la loro maturazione è più precoce rispetto ai mandarini e sono più resistenti al freddo.
Clementine (Citrus clementina), prendono il nome del frate missionario, Clemente Rodier, che le coltivò in Algeria, e sono un’ibridazione del mandarino con il mandarancio (le varietà più commercializzate sono le Monreal, Di Nules, Oroval e Tardivo).